La storia del fondatore della Psicologia Individuale, qui presentata in brevi cenni, permette di collocare la figura di Adler nel contesto storico e di cogliere le radici di alcuni nuclei della sua teoria. Le esperienze che si sono snodate lungo tutto l’arco della Sua vita, in particolare quelle dell’infanzia, hanno lasciato nell’animo di Adler diverse impronte emotive che hanno ispirato alcuni capisaldi della sua teoria.
Esistono descrizioni esaustive della storia di vita di Adler; per conoscerla si rimanda ai testi citati in bibliografia. I brevi cenni biografici qui presentati sono essenziali e hanno semplice valore orientativo. Sono proposti in ordine cronologico; i 67 anni della vita di Adler sono suddivisi in distinti periodi.
Periodo 1870-1902
Adler nacque nel 1870 in un sobborgo di Vienna, uno dei centri intellettuali e artistici più importanti dell’Europa dell’epoca. I familiari erano ebrei praticanti che vivevano del commercio di cereali. Alfred, secondogenito di una fratria di sei figli fu un bambino sofferente perché affetto da una forma di rachitismo che rendeva difficili e goffi i movimenti. Questa esperienza influì, con buona probabilità, sull’interesse che l’inferiorità organica poteva avere sull’organo psichico e sui vissuti soggettivi di inferiorità
Le notizie sulla carriera scolastica di Adler sono frammentate; è certo che ricevette una buona educazione studiando il latino, il greco e i classici tedeschi. Aveva doti di caparbietà e di autocontrollo nonché una buona ambizione per cui, dopo il liceo, si iscrisse alla facoltà di medicina a si laureò a 25 anni
Fin dagli anni della formazione adolescenziale rivelò una particolare sensibilità verso le classi socialipiù deboli e svantaggiate, dimensione che lo accompagnò per tutta la vita. Si interessò alle condizioni dei lavoratori e nel 1989 pubblicò una monografia sul tema della salute dei sarti, a buon diritto considerata tra i primi lavori di medicina sociale
Un influsso significativo sulla parità di genere fu il matrimonio con una intellettuale di origini russe, Raissa Epstein. Il sicuro influsso della moglie fece di Adler un antesignano sostenitore della cooperazione tra i sessi, in una società che ben accettava un dominante maschilismo
Periodo 1902-1911
Nel 1902 Adler conobbe Freud e fu tra i primi 4 fondatori della Società Psicanalitica. Aderì e partecipò alle attività della Società; frequentò il noto “Circolo del Mercoledì” dove contribuì alle discussioni e lesse i suoi scritti rivelando originalità e autonomia di pensiero. Nella giovane organizzazione ricoprì cariche importanti.
Adler entrò nel circolo psicanalitico con ben definiti orientamenti culturali e idee proprie sul funzionamento della mente. Vi rimase circa un decennio e, con il procedere degli anni, individuò i fattori che orientano le funzioni psichiche in modi che divergevano dalle teorizzazioni di Freud
Nel 1907 Adler aveva già approfondito il tema dell’inferiorità d’organo e i conseguenti dinamismicompensatori e organizzato un sistema concettuale che configurava una teoria plausibile del substrato delle nevrosi. La teoria fu inizialmente accolta con favore dal gruppo degli psicanalisti e dallo stesso Freud; tuttavia gli sviluppi successivi alterarono gli equilibri della Società. Le distinzioni concettuali produssero maggiori distanze quando Adler sostenne la centralità della pulsione aggressiva come motore dell’energia psichica e non la libido, come sosteneva Freud
Sempre in quegli anni Adler pubblica un breve scritto sul bisogno di tenerezza del bambino, rivelando una particolare sensibilità verso il percorso emozionale della coppia madre-bambino nei primi anni di vita. A buon diritto questo scritto imprime un primato relazionale alla metapsicologia adleriana; solo nei decenni successivi i concetti contenuti in questo scritto diventeranno centrali nella concettualizzazione psicodinamica
Nel 1911 le divergenze all’interno della Società psicanalitica erano diventate insanabili e Adler, assieme ad altri 6 soci, rassegnò le dimissioni dalla carica di Presidente e fondò un nuovo gruppo che prenderà il nome di “Società per la Psicologia Individuale”
Periodo 1911-1920
Negli anni successivi alla scissione, Adler si dedicò a riformulare il proprio sistema teorico-metodologico; incrementò le esperienze cliniche alla luce dei suoi principi teorici; fu autore di diverse pubblicazioni e aspirò all’incarico di libero docentedell’Università che, con suo disappunto, gli viene rifiutato. Scoppiò la I Guerra Mondiale che avrà conseguenze nefaste per l’Austria. L’esperienza del conflitto porterà Adler a rinforzare la concettualizzazione del sentimento sociale che segnerà le ulteriori evoluzioni nella sua teoria. Del periodo si può ricordare che:
Come medico militare, Adler fu inviato nei reparti neuropsichiatrici dove ebbe modo di osservare i traumi di guerra e nell’ultimo anno del conflitto venne inviato al fronte a curare l’epidemia di tifo scoppiata tra le truppe
In conferenze e scritti del periodo denunciò coraggiosamente la condizione criminale della guerrasfidando i pericoli della censura che proibiva tali prese di posizione
Il periodo post-bellico fece precipitare l’Austria sconfitta in una spaventosa crisi socio-economica. La generale povertà fu complicata da epidemie di tifo e di colera e soprattutto dalla pandemia della Spagnola che stroncò milioni di vittime. Adler affrontò il periodo a Vienna; le cronache lo descrivono in prima linea a curare i molti disagi della popolazione, in particolare le persone dei ceti più poveri
Periodo 1920-1937
Con il progressivo ritorno alla normalità Adler si dedicò al perfezionamento della sua teoria. Si convinse che accogliere i principi della Psicologia Individuale nel campo dell’educazione avrebbe ridotto le difficoltà psicologiche delle future generazioni.
Nel 1920, grazie anche alle favorevoli condizioni politiche, Adler fondò e sviluppò i centri di consultazione per insegnanti e i centri di ascolto medico-pedagogici nei quali trasmetteva i principi della Psicologia Individuale. E’ in questi centri che si concretizzò l’orientamento alla prevenzione, fondata sulla convinzione che una corretta educazione può ridurre i rischi di future evoluzioni nevrotiche
Dal 1923 Adler iniziò una serie di conferenze nei diversi Paesi europei per diffondere i principi della Psicologia Individuale; la sua azione a favore dell’educazione portò, nel 1924, alla nomina di Professore dell’Istituto Pedagogico della città di Vienna. Dal 1926 iniziarono le tournées negli Stati Uniti e i lunghi soggiorni oltreoceano
Nel 1930 il Consiglio Comunale di Vienna conferisce ad Adler la Cittadinanza Onoraria per i “grandi meriti acquisiti in campo scientifico”
Nel 1934 in Austria viene soppresso il partito socialdemocratico e l’imminente minaccia nazista convinse Adler a trasferirsi definitivamente in America. A New York fondò il Journal of Individual Psychology, Rivista che, a tutt’oggi, continua la pubblicazione a cura dei colleghi adleriani degli Stati Uniti
Nel 1937 ad Aberdeen (Scozia) Adler muore, colto da un infarto. Stava facendo un giro di conferenze per far conoscere la sua Psicologia Individuale