1. La Rivista di Psicologia Individuale è l’organo ufficiale della SIPI e pubblica articoli originali. Le ricerche, oggetto degli articoli, devono attenersi alle disposizioni di legge vigenti in materia.
2. Gli articoli devono essere inviati per e-mail in doppio formato (Word e PDF) esclusivamente alla Segreteria di Redazione, all’indirizzo: rivistasipi@libero.it;non devono essere accettati né in corso di accettazione presso altre Riviste italiane o estere.Articoli proposti con altre modalità non possono essere presi in considerazione. Il Direttore o, in sua vece, il Vice Direttore può riservarsi di pubblicare articoli inviati o tradotti, motivando le ragioni della propria scelta.
3. La Rivista è semestrale. Il materiale da pubblicare, già corretto su word file.docx deve essere pronto per la fine del terzo mese precedente la data d’uscita della Rivista (Giugno – Dicembre), in modo da rispettare i tempi di stampa e il termine fissato per la distribuzione del numero.
4. La struttura degli articoli non è rigida, tuttavia l’articolo, nel caso presenti una ricerca empirica, deve contenere almeno i seguenti paragrafi: Introduzione (diversa dall’abstract e più lunga), Metodologia, Risultati, Discussione, Conclusioni. Articoli di taglio teorico dovrebbero comunque cercare di avvicinarsi alla struttura proposta.
5. L’accettazione dei lavori è di competenza della Direzione che ne darà tempestiva comunicazione agli Autori. In nessun caso sarà restituito il materiale inviato. Gli Autori non possono ritirare, per nessun motivo, né offrire ad altri Editori l’articolo già accolto per la pubblicazione sulla Rivista.
6. Gli Autori degli articoli pubblicati nella Rivista hanno diritto a 5 copie gratuite; gli Autori di testi di vario genere (recensioni, etc.) hanno diritto a 2 copie gratuite.
7. Il testo deve essere così redatto: titolo, nome e cognome degli Autori; riassunto in italiano e in inglese, contenuto in 150-200 parole, con il titolo tradotto all’inizio; testo completo in lingua italiana; 3 keywords.In allegato indicare: qualifica professionale degli Autori, il recapito postale e telefonico, il numero di codice fiscale.
8. Gli articoli pubblicati sono di proprietà letteraria dell’Editore, che può autorizzarne la riproduzione parziale o totale.
9. La bibliografia a fine articolo deve essere redatta secondo norme standard, di cui indichiamo alcuni esempi:
9.1. Riviste:
ADLER, A. (1908), Der Aggressionstrieb im Leben und in der Neurose, Fortschr. Med., 26: 577-584.
9.2. Comunicazioni a Congressi:
PAGANI, P. L. (1988), “Finalità palesi e occulte dell’aggressività xenofoba”, IV Congr. Naz. SIPI, Abano Terme.
9.3. Libri citati in edizione originale:
PARENTI, F. (1983), La Psicologia Individuale dopo Adler, Astrolabio, Roma.
9.4. Libri tradotti (dell’edizione originale indicare sempre l’anno e il titolo):
ELLEMBERGER, H. F. (1970), The Discovery of the Unconscious, tr. it. La scoperta dell’inconscio, Boringhieri, Torino 1976.
9.5. Capitolo di un libro (specificare sempre le date se diverse tra la prima pubblicazione del capitolo-articolo e la prima pubblicazione del libro):
ROSENHAN, D. L. (1973), Essere sani in posti insani, in WATZLAWICK, P. (a cura di, 1981), Die erfundene Wirklichkeit, tr. it. La realtà inventata, Feltrinelli, Milano 1988: 105-127.
9.6. La bibliografia va numerata, messa in ordine alfabetico per Autore e in ordine cronologico in caso di più pubblicazioni dello stesso Autore. Nel testo i riferimenti bibliografici “generici” vanno indicati in parentesi quadra con il numero in bibliografia, mentre le citazioni specifiche vanno indicate in parentesi tonda con il numero di bibliografia e la pagina.
10. Al momento di inviare l’articolo alla Redazione, occorre inviare anche la Liberatoria debitamente firmata e la Dichiarazione di originalità dell’elaborato.
11. La Redazione si riserva di apportare al testo tutte le modifiche ritenute necessarie.
12. La valutazione dei lavori viene compiuta dai Referee che ricevono in forma anonima gli articoli pervenuti a cui conferiscono una valutazione (negativo, discreto, buono), seguita da un breve commento critico. Sono accolti i lavori con almeno due valutazioni “discreto”. Il materiale è poi sottoposto al giudizio del Direttore Responsabile che valuta l’accoglimento definitivo e dell’inserimento nel menabò.
13. Al termine della valutazione dei Referee, il Caporedattore comunica agli Autori l’accettazione o meno dell’articolo presentato. Il non accoglimento di un lavoro sarà comunicato assieme alle motivazioni che hanno determinato il rifiuto. In ogni caso l’Autore è sempre incoraggiato a rielaborare il testo.
14. I Referee sono invitati a inviare il loro giudizio alla Direzione nel più breve tempo possibile e la loro valutazione si basa sui seguenti punti:
L’argomento proposto è di interesse per i lettori della Rivista
L’articolo è originale e non è mai stato pubblicato
Presenta una revisione della letteratura adleriana
E’ corretto dal punto di vista grammaticale e sintattico
Segue le norme editoriali
Il giudizio conclusivo esplicita se l’articolo esaminato
- è pubblicabile nella forma attuale o con un minimo di editing
- pubblicabile dopo le revisioni suggerite
- pubblicabile in una nuova versione dopo un’ulteriore lettura dei Referee
- non pubblicabile.