Martedì 13 Febbraio 2024, ore 20.30 -22.30 (online) – Relatori: Dott.ssa Chiara Berselli e Dott.ssa Sabrina Garolfi
Nella cura dell’anziano diventa imprescindibile valutare l’impatto che il processo di invecchiamento e/o la malattia ha nella sua vita, in termini di dipendenza nelle varie attività e in termini di accettazione delle nuove condizioni, secondo un approccio olistico. A partire dai problemi individuati, si delinea, quindi, un piano di cura che non interrompe la propria progettazione individuale in cui fanno parte altri attori: la famiglia, gli amici, il parroco, gli ex colleghi di lavoro. A questo piano di cura partecipa tutta l’equipe (medici, infermieri, operatori,fisioterapisti, psicologi, educatori), essendo l’approccio multidisciplinare.
Nel caso della Demenza, a causa della quale l’anziano, perde via via i ricordi, fino ad un processo di disgregazione della personalità e di dissoluzione dell’identità, tale approccio diventa fondamentale, al fine di dare significato a quei comportamenti epensieri bizzarri che spesso caratterizzano le fasi moderate della malattia. Le persone che assistono l’anziano, l’ambiente in cui vive e le attività che vengono proposte diventano il contenitore che dà forma ai suoi contenuti deliranti: è questa la funzione dell’approccio protesico. Lo scopo è quello di preservare e assemblare frammenti di identità e di colmare le lacune mnesiche rispettando lo stile di vita dell’anziano. La creatività è lo strumento essenziale per raggiungere tale obiettivo.
Chiara Berselli
Psicologa,Psicoterapeuta, Analista SIPI,
Docente di psico-geriatria Scuola di Psicoterapia dell'Istituto A. Adler di Milano
Sabrina Garolfi
Medico geriatra, Analista SIPI